giovedì 29 maggio 2008

C'era una volta.....



mercoledì 28 maggio 2008

Pizzo in Rete

La criminalità ha trovato terreno fertile in Internet. Oggi si chiede il "pizzo" anche per bloccare gli attacchi ai siti... LEGGI

lunedì 26 maggio 2008

Cibo, morte e aria condizionata sul web

C'è chi sul web ha un blog dove racconta, per immagini, venti anni di vita, fino al giorno della propria morte, dovuta ad una grave malattia. C'è chi, invece, descrive (o meglio fotografa) quello che mangia.
Questo è uno strano mondo, dove si incontrano persone e storie di ogni tipo. Drammatiche, banali, quotidiane, interessanti, a volte notizie.

Ho in progetto di aprire il mio terzo blog ospitato dal sito web per il quale lavoro. Cosa raccontare? Al momento la mia fonte d'ispirazione sono le finestre e il bocchettone dell'aria condizionata. Non mi sembrano elementi eccellenti. O forse sì...mumble mumble...

venerdì 23 maggio 2008

Simone l'evangelista

Un nuovo lavoro, nuovi obiettivi. Ci sono storie che incoraggiano, storie di chi, grazie alla passione, ha avuto quello che ha sempre sognato. La mia giornata è iniziata con il racconto di un personaggio caparbio. Lui è Simone. Ora è felice anche se per realizzare i suoi sogni è andato via dall'Italia. Ma anche questo non fa più notizia...

domenica 11 maggio 2008

Mamme tra cuore e ragione

Chi glielo spiega a Regina che a ventinove anni fare un figlio è un’impresa? Che se si è precari, l'impresa diventa impossibile? La mia ospite di Vilnius - ma residente a Monaco - stamattina ha strabuzzato gli occhi più volte quando ha sentito che per una quasi trentenne come me "ora un figlio è una sciagura". "Una cosa così bella, una grande realizzazione, magari non ora ma in un prossimo futuro", ha detto la mia amica. Forse per colpa del pessimo inglese, non è stato facile raccontare a Regi che, qualche giorno fa, in Italia, una coetanea ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che dovrà abortire perchè i soldi non bastano (no, non è sola, ha una fede al dito). Sandra, campana, ha deciso di non partorire perché "la ragione prevale sul cuore" (poi ha cambiato idea, ma l'ha cambiata quando l'Italia intera, e poi due ministre, hanno solidarizzato con lei...). Non si tratta di cinismo. Oggi è la festa della mamma e i 900 chilometri che mi separano dalla mia sono stati compensati da decine di dolcissime telefonate. Ma diventare mamma significa abbracciare una scelta coraggiosa, dalla quale non si torna indietro. Lo sa bene la mia amica Mari che si domanda se sarà mai una brava madre, ipotizzando la giusta ricetta. Che non esiste, lo sappiamo tutti, lei per prima (che è già un'ottima mamy). Ma di certo una saggia (e necessaria) soluzione sarebbe quella di dare una mano in più a chi vuole vivere le gioie della maternità. Su "Io donna", l'inserto femminile del Corriere della Sera, la neodeputata Beatrice Lorenzin, 36 anni, dice che "bisogna creare le condizioni perchè la maternità sia resa possibile, perchè una donna incinta non venga trattata quasi come una malata", salvo poi scoprire, qualche pagina dopo, che l'Italia dedica solo l'1,1% del Pil alla famiglia (mentre la Svezia spende più del doppio). Invece alla mamma della mia nipotina inglese il comune di Bedford ha dato una casa, senza chiedere un soldo e con un aiuto economico ogni mese…