
"Emblema del postfordismo che vede la superiorità dei flussi sui luoghi, quel che si muove vince su ciò che invece è fermo e radicato". Di chi si parla? Dei tassisti. Così li definisce il sociologo Marco Revelli sul Corsera. Nulla possono i politici, i presidenti e i grandi uomini dei numeri: da Roma all'Eliseo, i tassisti vincono a colpi di clacson.
Parigi ritira la riforma, da noi Bersani riduce la lenzuolata a fodera minimal. E loro li chiamano diritti.
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