FROSINONE (Avvenire, 31 agosto 2007)
A nove anni lanciavano sassi dal cavalcavia
Sorpresi dalla Polizia mentre giocavano con la loro fionda nei pressi del casello.I genitori dei due bambini sono stati denunciati per omesso controllo di minore
da Milano Michela Marra
Lanciavano sassi da un cavalcavia sull’autostrada del Sole, nei pressi del casello di Frosinone, con la loro fionda, per gioco. Era così che, sin dall’inizio dell’estate, cercavano di sconfiggere la noia, quando con le scuole chiuse le giornate sembrano davvero non passare mai. Una vera e propria routine per due bambini di otto e nove anni. Forse l’intento non era colpire le automobili, ma andare a caccia di uccelli e lucertole, come fanno molti loro coetanei. E fra qualche giorno, con l’inizio delle lezioni scolastiche, avrebbero riposto quelle fionde in un cassetto, per molti mesi. Invece, i bambini già ieri hanno dovuto dire addio al gioco preferito, per loro innocente e divertente ma pericoloso per gli automobilisti che passano lungo quel tratto di autostrada. Sono stati proprio alcuni viaggiatori in transito a notarli, ieri mattina, e ad allertare la Polizia. E, così, la giornata dei due ragazzini è finita tra lacrime e denunce. I "bambini terribili" sono stati identificati dagli agenti della Polizia stradale. Arrivati sul posto, gli uomini del questore Alfonso Maria La Rotunda li hanno subito fermati. «Siamo soddisfatti dell’intervento avvenuto in tempi di record», ha detto il primo dirigente della questura di Frosinone, responsabile dell’anticrimine, Mino De Santis. Il dirigente ha, infine, aggiunto: «Se nella giornata di oggi o nei prossimi giorni giungeranno in Questura segnalazioni di danni a vetture, potremmo risalire ai responsabili di quanto accaduto e scatterà, quindi, nei loro confronti anche la fase penale». I bambini, infatti, una volta scoperti, hanno confessato tutto. E, dopo averli ascoltati, gli agenti li hanno subito riaccompagnati nelle loro abitazioni che si trovano a qualche metro dal cavalcavia. Accanto alle loro case c’è solo un albergo, un gommista, un elettricista e un bar: una zona periferica, un ambiente umile come i loro genitori, ieri denunciati per omesso controllo di minore. Mamme casalinghe e papà operai: i soldi per andare in vacanza non ci sono e al posto dei castelli di sabbia, in riva al mare, è la strada che si trasforma nel giardino in cui passare il tempo.
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