giovedì 20 dicembre 2007

Vent'anni per l'Internet made in Italy

L'Internet made in Italy compie vent'anni, consolidandosi al sesto posto nel mondo tra i registri nazionali per numero di domini attivi. Il primo collegamento alla rete Internet, il 30 aprile del 1986, avvenne da Pisa agli Stati Uniti, passando per il satellite e fu il frutto del lavoro dei ricercatori dell'allora neonato Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (Cnuce). Alla stessa struttura, 20 mesi dopo, le autorità americane che regolavano, e regolano ancora, la rete assegnarono la gestione del Registro dei domini .it. All'epoca non esisteva ancora il World Wide Web. Oggi che Internet è quasi sempre indicato dalla sigla www, i nomi a dominio attivi in Italia sono quasi un milione e 500mila e crescono al ritmo di circa 20mila al mese. Un'anagrafe vera e propria dei domini .it nati tra il dicembre 1987 e il 1993 non esiste: le registrazioni si contavano sulle dita di una mano, solo su richiesta di enti di ricerca e università, ed erano gestite informalmente. Il boom è avvenuto tra il 1999 e il 2000, grazie all'esplosione della new-economy e alla modifica delle norme del Registro del ccTld .it, che consentirono la registrazione dei domini anche ai soggetti senza partita iva, cui però poteva essere assegnato solo un nome, e dando facoltà alle società di registrarne un numero illimitato. Dall'estate 2004, infine, ciascun cittadino maggiorenne appartenente a un Paese dell'Unione Europea può avere un numero illimitato di domini .it.

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