L'Internet made in Italy compie vent'anni, consolidandosi al sesto posto nel mondo tra i registri nazionali per numero di domini attivi. Il primo collegamento alla rete Internet, il 30 aprile del 1986, avvenne da Pisa agli Stati Uniti, passando per il satellite e fu il frutto del lavoro dei ricercatori dell'allora neonato Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (Cnuce). Alla stessa struttura, 20 mesi dopo, le autorità americane che regolavano, e regolano ancora, la rete assegnarono la gestione del Registro dei domini .it. All'epoca non esisteva ancora il World Wide Web. Oggi che Internet è quasi sempre indicato dalla sigla www, i nomi a dominio attivi in Italia sono quasi un milione e 500mila e crescono al ritmo di circa 20mila al mese. Un'anagrafe vera e propria dei domini .it nati tra il dicembre 1987 e il 1993 non esiste: le registrazioni si contavano sulle dita di una mano, solo su richiesta di enti di ricerca e università, ed erano gestite informalmente. Il boom è avvenuto tra il 1999 e il 2000, grazie all'esplosione della new-economy e alla modifica delle norme del Registro del ccTld .it, che consentirono la registrazione dei domini anche ai soggetti senza partita iva, cui però poteva essere assegnato solo un nome, e dando facoltà alle società di registrarne un numero illimitato. Dall'estate 2004, infine, ciascun cittadino maggiorenne appartenente a un Paese dell'Unione Europea può avere un numero illimitato di domini .it.
giovedì 20 dicembre 2007
Vent'anni per l'Internet made in Italy
L'Internet made in Italy compie vent'anni, consolidandosi al sesto posto nel mondo tra i registri nazionali per numero di domini attivi. Il primo collegamento alla rete Internet, il 30 aprile del 1986, avvenne da Pisa agli Stati Uniti, passando per il satellite e fu il frutto del lavoro dei ricercatori dell'allora neonato Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (Cnuce). Alla stessa struttura, 20 mesi dopo, le autorità americane che regolavano, e regolano ancora, la rete assegnarono la gestione del Registro dei domini .it. All'epoca non esisteva ancora il World Wide Web. Oggi che Internet è quasi sempre indicato dalla sigla www, i nomi a dominio attivi in Italia sono quasi un milione e 500mila e crescono al ritmo di circa 20mila al mese. Un'anagrafe vera e propria dei domini .it nati tra il dicembre 1987 e il 1993 non esiste: le registrazioni si contavano sulle dita di una mano, solo su richiesta di enti di ricerca e università, ed erano gestite informalmente. Il boom è avvenuto tra il 1999 e il 2000, grazie all'esplosione della new-economy e alla modifica delle norme del Registro del ccTld .it, che consentirono la registrazione dei domini anche ai soggetti senza partita iva, cui però poteva essere assegnato solo un nome, e dando facoltà alle società di registrarne un numero illimitato. Dall'estate 2004, infine, ciascun cittadino maggiorenne appartenente a un Paese dell'Unione Europea può avere un numero illimitato di domini .it.
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