mercoledì 1 agosto 2007

Storia di manette calabresi

Dieci arresti nel Nisseno, 4 in Calabria (Avvenire, primo agosto 2007)
Tutti dentro per associazione a delinquere, furto estorsione e danneggiamento In manette ben 9

da Milano Michela Marra
Sono finiti in manette, ieri mattina, con l’accusa di tentato omicidio, porto illegale di armi e associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, usure e rapina. Si chiamano Giovanni, Francesco e Domenico Spinella: il padre quasi cinquantenne insieme ai suoi due figli, rispettivamente di 27 e 25 anni. Con loro anche Biagio C., 51 anni. Tutti originari di Reggio Calabria. Ai quattro è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale reggino. Nell’aprile scorso i quattro hanno minacciato i proprietari di un negozio di informatica che, disperati, si sono rivolti ai carabinieri del posto denunciando di aver subito indimidazioni accompagnate dalla richiesta insistente di denaro. Le indagini hanno portato al gruppo dei quattro arrestati, ritenuti vicini alla cosca dei Lo Giudice. Ieri mattina, i militari hanno perquisito le loro case e hanno trovato e sequestrato quattro pistole giocattolo ed un ordigno esplosivo costruito artiginalmente con miccia a lenta combustione. Associazione per delinquere di stampo mafioso - ma in questo caso più per i metodi che per legami con i clan - furto e daneggiamento: è questa l’accusa che ha portato all’arresto di dieci persone nel Nisseno. Dopo un’indagine dei carabinieri coordinata dalla Procura di Gela, ben cinque ventenni sono finiti in manette: compivano furti e attentati incendiari su commissione, danneggiamenti non legati al racket delle estorsioni ma a vendette o ritorsioni personali. A Gela, ogni notte vengono bruciate diverse auto e spesso si tratta di episodi non riconducibili al pizzo. Il provvedimento restrittivo ha colpito Giuseppe Claudio Alfieri e Emanuele Cascino, 27 anni, Vincenzo Cascino, (23), Giuseppe D’Amico (21), Fabio Russello (26) e un uomo di 41 anni, Francesco D’Amico, tutti già in carcere per precedenti imputazioni. Tra le persone arrestate nella notte tra lunedì e martedì anche una ragazza di 22 anni, Mariella Scerra, e una di 28, Romina Rotteri, entrambe ora ai domiciliari. Altri due indagati, invece, sono al momento irreperibili. Per arrivare alla loro cattura sono attive ricerche in tutta Italia.

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