lunedì 11 febbraio 2008

Venti motivi per odiare il santo degli innamorati

Grande Pierluigi Sapegno (La Stampa di oggi):
Venti motivi per odiare San Valentino. Il primo che ci ha pensato è il Times, e anche se non possiamo dirlo troppo forte, in fondo, gliene siamo grati. Dieci per lei, e dieci per lui. Le ragazze lo detestano: perché non se ne possono lamentare; perché non c’è niente di più deprimente di un fidanzato che si scioglie in mielose romanticherie; perché il giorno di San Valentino è come un mini-matrimonio (ma non c’è mese peggiore per sposarsi, nessuno si sposa a febbraio); perché fioriscono versi di poesia terrificanti; e tutte quelle immagini di coppie perfettine aumentano il sospetto che gli altri siano più innamorati di voi; perché la tua amica più antipatica riceverà un regalo costosissimo; e tu un mazzo di fiori da un orribile spasimante; perché le altre racconteranno tutto quello che hanno ricevuto; perché costringe le ragazze ad assurde diete dimagranti; e il rosa e gli strass vanno bene solo se hai 3 anni o se sei un po’ così.E poi 10 per i ragazzi. Perché fa fare agli uomini cose stupide; e li mette nei guai se non le fanno; perché è un pessimo affare, visto che tra fiori, cena e taxi vanno via 150 euro; perché è un modo per dire: ci sposiamo?; perché basta Natale per questo bombardamento di shopping; perché non ci sono regali per gli uomini; e niente è più deprimente di una fidanzata che non ride se le regalate una card con sopra una pecora. Ce ne sarebbero altri e potremmo aggiungerne ancora. Persino quello più semplice, come diceva quel tale: «Per farmi finalmente una domenica come piace a me...»"

Nessun commento: