lunedì 22 ottobre 2007

Quando l'imprenditore fa la vita dell'operaio

Lui ci ha provato. Una mattina Enzo, proprietario di un pastificio a Fermo, ha preso una decisione importante: provare a vivere con lo stipendio che ogni mese dava ai suoi dipendenti. Enzo voleva capire che cosa significasse essere operaio oggi, guadagnare mille o poco più euro al mese, con tanto di figli e mutuo a carico. Non ce l'ha fatta, l'imprenditore marchigiano, ad arrivare oltre il venti del mese. "Non mi vergogno di dire - ha ammesso - che tra mutui, macchina, una pizza per le bambine ed un vestito per noi, non abbiamo superato il ventesimo giorno". E siccome la sua azienda è in crescita e può contare su una manodopera molto qualificata, Enzo Rossi ha aumentato agli operai la paga di ben duecento euro al mese. "E' giusto dare loro più soldi - ha detto l'imprenditore - perchè lavorano bene e meglio degli altri. E poi non sono assolutamente inferiori ai loro colleghi tedeschi, francesi, inglesi che percepiscono stipendi superiori a quelli degli italiani".
Imprenditori onesti.

2 commenti:

Dalomb ha detto...

Non li definirei solo "onesti". E' qualcosa di più: è lungimiranza. Quella che manca a troppe persone (classe dirigente in testa) in questo paese.

Michela Marra ha detto...

In effetti, caro Davide, c'era un po' di ironia. Io non so se questa persona, in fondo, fosse anche in cerca di pubblicità. Sono sempre un po' cinica e diffidente di fronte a certi avvenimenti. A me, però, è sembrato molto genuino e, per l'appunto, onesto. Onesto perché ha detto la verità: non si arriva a fine mese se si lavora come operaio. Ma non si arriva a fine mese neanche se si è collaboratori, ricercatori, lavoratori a progetto. Se anche i suoi "colleghi" facessero lo stesso...