giovedì 28 febbraio 2008

Scarpe&donne, binomio perfetto

A spasso tra scarpe, borse e depliants: oggi la giornata è dedicata alla Micam shoevent, presentazione delle nuove collezioni per gli addetti ai lavori. Interessante la conferenza stampa con il ministro Emma Bonino. Questo lo scenario del settore: crescita contenutissima del mercato interno, forte pressione competitiva esercitata dai paesi del Far East, riduzione degli occupati e della aziende. Si parla di "momento delicato". Degna di nota l'affermazione preoccupante - proveniente dalla stessa Bonino - che parla di disinteresse internazionale nei confronti del settore manifatturiero, ancora predominante in Italia e Germania. In pratica, siccome gli alti Paesi puntano ai servizi, nessuno crede sia una priorità agire in questo campo con serie politiche di antidumping.
Ma meno male che ci siamo noi donne. I dati parlano da soli: a comprare in Italia è soprattutto il gentil sesso (+4,4% nel 2007, fonte: Sita Ricerca). Cosa? Pantofole, zoccoli e ciabatte (+12,3%). Altro che tacchi a spillo...

mercoledì 27 febbraio 2008

Milano ridisegna le modelle e noi siamo a dieta

Buone notizie per chi, come me, ha deciso di mettersi a dieta. Non fosse altro che d'ora in poi le modelle dovranno presentare un patentino d'idoneità per sfilare sulle passerelle. Si tratta di un vero e proprio certificato di sana e robusta costituzione, un documento redatto da medici ed esperti che assicuri, nero su bianco, l'idoneità di una modella a diventare emblema di bellezza esportabile in tutto il mondo. Alla larga dalle anoressiche.
Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità, infatti, nei Paesi industrializzati i disturbi alimentari sono in crescita. Piaga sociale? Forse. Sta di fatto che in giro c'è chi predica bene e razzola male. Ad esempio, la spagnola Zara in un primo momento ha "allargato" le taglie, dopo la campagna anti anoressia lanciata negli scorsi anni, ora, invece, le camice sembrano essersi "ristrette". E se una L va ad una taglia 42, allora....

martedì 26 febbraio 2008

Se lo sport è ancora passione

Chi l'avrebbe mai detto?! Sentir parlare di sport - con gli stessi termini e con lo stesso spirito - il capitano dell'Inter, Javier Zanetti, (ieri sera, Mondadori di Milano) e due giorni prima (durante una cena, sempre a Milano) Livio Berruti, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma 1960...
"Lo sport è un modo per imparare il gioco della vita", e ancora "il momento della competizione è il momento della verità e va salvaguardato" e, infine, "la passione è alla base di ogni risultato". Dal calcio all'atletica sembrano essere tutti d'accordo: lo sport deve essere anima e non solo secondi, minuti, record sul campo da monetizzare "perché ciò che conta è quello che guadagni se vinci". Bellissima, infine, la conclusione di Marco Tronchetti Provera (sempre ieri, presentazione del volume "Pirelli. Cent'anni per lo sport" di Giuseppe Berta e Candido Cannavò) che, a proposito della sua Inter e della Champions League ha detto: "Si va e si combatte". Sport, valori e sacrificio (così pare).

venerdì 22 febbraio 2008

Lavanderie on line, e l’oblò si collega in Rete

Un sabato mattina Franco si è svegliato osservando la mole di panni sporchi ammucchiati in camera da letto, li ha raccolti, li ha piegati e portati in lavanderia. “Mi riduco sempre a fare tutto nel fine settimana - pensava l’ingegnere 40enne - chissà quante persone hanno questo problema”. Chiedetelo alle decine di clienti “fedeli” che hanno scelto la lavanderia on line di Franco Zullo, meridionale trapiantato da anni a Milano che, quel sabato, ha avuto l’Idea. Detto fatto: un business plan scritto con tre soci, un break even point “che sarà raggiunto in due anni”, un sito web – lavoline.it – dove, con un clic di mouse e carta di credito in mano, è possibile ordinare il lavaggio di camice, pantaloni, coperte. Non c’è bisogno di fare neanche un passo: i fattorini arrivano fin sulla porta di casa e, tempo tre giorni lavorativi, all’ora che stabilisce il cliente, i vestiti tornano indietro. C’è da dire che Franco non è il “first comer” sul mercato. I primi sono stati gli inglesi, seguiti dai danesi, mentre in Italia ci sono già due precedenti e sono nel Milanese: laundrynet.it (che prevede il ritiro anche in ufficio e l’utilizzo di buoni per il pagamento) e lavanet.it che serve la città meneghina, Monza e Lissone. Ma lavonline.it non è solo camice. Il servizio si allarga e comprende anche scarpe e accessori. “In Italia siamo i primi ad offrire un calzolaio on line”, precisa soddisfatto Zullo. E’ facile immaginare il cliente tipo: uomo, 40enne, top manager, zero tempo libero, portatile e notebook sempre accesi. E invece no.....
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lunedì 18 febbraio 2008

Sleeping in airport

Un sito ha stilato la classifica degli aeroporti dove è possibile dormire nell'attesa. Di aeroporti italiani neanche l'ombra, anche se i tempi delle attese sono in cima alla classifica. I migliori sembrano essere gli orientali con Singapore, Hong Kong e Seoul sul podio; tra i peggiori (the worst airports) ci sono l'India, Egitto e - a sorpresa - il parigino "Charles De Gaulle". Infine esiste una terza classifica ("gli aeroporti che odiate") e qui finalmente abbiamo la nostra Italia...

venerdì 15 febbraio 2008

Pubblicità sul web, il potere in mano a otto utenti

Le sfide sono sempre nei numeri, è ovvio. Ma le partite più grandi che si giocano sul web riguardano una manciata di persone. Allo Iulm, ieri pomeriggio, durante il convegno "Spread the word. Web 2.0, marketing e reti di comunicazione informale", si è parlato di strumenti di misurazione dei messaggi pubblicitari. Mafe De Baggis di Daimon lo ha detto chiaramente: "Sul web non si lavora più sulle stime, ma sui fatti; quante persone hanno ricordato, quante hanno comprato. Cambia il sistema di misurazione: si passa da mille a otto persone, questa è la nostra nuova dimensione di riferimento". Dedicarsi a otto utenti per raggiungere tramite il passaparola (vedi Buzz e Zooppa) una massa più grande, e fare in modo che gli utenti possano giocare con il marchio, quindi. Non è più il prodotto sullo scaffale, ma la quantità di bit che produciamo e facciamo circolare la nuova merce di scambio. I blog, i forum e i video che postiamo sono sotto la lente d'ingrandimento degli uomini del marketing. Resta da capire se questo si traduce in un maggiore potere per il consumatore o in un'illusione da Web 2.0.

giovedì 14 febbraio 2008

Sarkò e la frittata impazzita

A proposito di cuori spezzati, amori folli e storie (non) credibili. Ieri, durante una cena, ho avuto modo di esprimere una mia opinione su Carla Bruni e Nicolas Sarkozy, la coppia dell'anno. Costruzione a tavolino di una storia d'amore glamour, culminata con un blitz al Comune di Parigi, e prima ancora una visitina in Egitto, un brillante all'anulare uguale - identico - a quello dell'ex moglie che ora è ritornata tra le braccia dell'amante londinese, la mamma di lei che straparla, i sondaggi che scendono, poi risalgono e poi scendono nuovamente quando lui si fa vedere mano nella mano con la Carla nazionale, regina del gossip, degli spot e dei fotografi. In sintesi: il canovaccio della storia di passioni e di tormenti costruito per rilanciare l'immagine di lui, sceso al 13% nei sondaggi, e per trovare lavoro a lei che dopo un debutto ai microfoni era finita nell'ombra. Risultato: Carla ri-torna famosa, Sarkò è alla canna del gas. Ci sono tutti gli estremi per un licenziamento in tronco dei consulenti francesi. Anche Berlusconi prese in prestito Karl Rove al vincente Bush e perse (se pur di misura). La storia, talvolta, non insegna. Ma l'ipotesi del teatro dei sentimenti all'Eliseo, agli occhi dei commensali sembrava incredibile. Surreale. Eppure così tanto verosimile.

lunedì 11 febbraio 2008

Venti motivi per odiare il santo degli innamorati

Grande Pierluigi Sapegno (La Stampa di oggi):
Venti motivi per odiare San Valentino. Il primo che ci ha pensato è il Times, e anche se non possiamo dirlo troppo forte, in fondo, gliene siamo grati. Dieci per lei, e dieci per lui. Le ragazze lo detestano: perché non se ne possono lamentare; perché non c’è niente di più deprimente di un fidanzato che si scioglie in mielose romanticherie; perché il giorno di San Valentino è come un mini-matrimonio (ma non c’è mese peggiore per sposarsi, nessuno si sposa a febbraio); perché fioriscono versi di poesia terrificanti; e tutte quelle immagini di coppie perfettine aumentano il sospetto che gli altri siano più innamorati di voi; perché la tua amica più antipatica riceverà un regalo costosissimo; e tu un mazzo di fiori da un orribile spasimante; perché le altre racconteranno tutto quello che hanno ricevuto; perché costringe le ragazze ad assurde diete dimagranti; e il rosa e gli strass vanno bene solo se hai 3 anni o se sei un po’ così.E poi 10 per i ragazzi. Perché fa fare agli uomini cose stupide; e li mette nei guai se non le fanno; perché è un pessimo affare, visto che tra fiori, cena e taxi vanno via 150 euro; perché è un modo per dire: ci sposiamo?; perché basta Natale per questo bombardamento di shopping; perché non ci sono regali per gli uomini; e niente è più deprimente di una fidanzata che non ride se le regalate una card con sopra una pecora. Ce ne sarebbero altri e potremmo aggiungerne ancora. Persino quello più semplice, come diceva quel tale: «Per farmi finalmente una domenica come piace a me...»"

100 milioni di blog

Ci siamo. Nel mondo 100 milioni di persone hanno scelto di raccontare/rsi su Internet. Alla faccia degli scettici e dei dinosauri dell'informazione. Tra diari e blog che danno buca ai giornali, ormai le parole corrono sempre più veloci sui fili della Rete. Oggi su repubblica.it un articolo di Franceschini

venerdì 8 febbraio 2008

I tassisti sono più potenti dei presidenti

"Emblema del postfordismo che vede la superiorità dei flussi sui luoghi, quel che si muove vince su ciò che invece è fermo e radicato". Di chi si parla? Dei tassisti. Così li definisce il sociologo Marco Revelli sul Corsera. Nulla possono i politici, i presidenti e i grandi uomini dei numeri: da Roma all'Eliseo, i tassisti vincono a colpi di clacson. Parigi ritira la riforma, da noi Bersani riduce la lenzuolata a fodera minimal. E loro li chiamano diritti.

giovedì 7 febbraio 2008

Prego s'accomodi!

"Prego s'accomodi": è il format creato da Simone Savoia e Francesco Del Vigo (nella foto)di cui si parlerà nella puntata de "Il grande Talk" domani alle 22.30 su Sat 2000. Questo format andrà al ballottaggio contro un' altra idea proposta a Sat2000 da giovani giornalisti. Ecco un assaggio della produzione di Simone. Per votare il video basta mandare un sms con il testo PREGO SI ACCOMODI al numero 331/2933554 o andare sul sito del programma. Si vota dalle ore 24 di domani alle 12 di giovedì 14. Ragazzi in bocca al lupo!

sabato 2 febbraio 2008

Sfrattati e sistemati altrove i clochard di Cadorna

E' notizia di oggi che i clochard di Cadorna sono stati "sfrattati". Li avevamo incontrati tempo fa tempo fa e adesso toglieranno il disturbo per andare in via Barzaghi. Ma il "capo" del gruppo, Antonio, non se la prende con la politica: "Era la gente a non volerci".
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venerdì 1 febbraio 2008